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Giunto 'l dì, che dovea 'l cielo
Original Language: Italian
Parte Prima
Giunto 'l dì, che dovea il cielo
far lassù Maria Regina
la disciolt'alma divina
rivestì suo nobil velo
s'apri 'l sasso prezioso
ch'al bel corpo die riposo
risorse allora qual nuova aurora
ch'el mattin fa luminoso.
Parte Seconda
Nuov'aurora di splendore
vie più ch'altra unqua lucente
tutta pura, e tutta ardente
di celeste, e santo amore,
e pien l'Aere di lume,
di sua glori'apria le piume
versava il grembo di grazie un nembo
gli occhi suoi di gioia un fiume.
Parte Terza
Dal suo sen la sacra Tomba
germogliò fiori odorati
e da bei campi stellati
risonò più d'una tromba
e tra lampi, e tra fulgori
rise il ciel per mille cori.
Vieni ò felice imperatrice
pur sentiti primi onori.
Parte Quarta
Vieni ò donna vieni ò Dea
S'ascoltò l'un l'armonia
vieni vien Vergine pia
indi l'altra rispondea,
Vieni ò Figlia, Vieni ò Madre
del tuo Figlio, e del tuo Padre,
fu 'l suon concorde su l'auree corde
delle dive alate squadre.
Parte Quinta
Affissando i lumi intenti
nel figliuol ch'è Dio immortale,
lingua umana dir non vale
di Maria gl'alti contenti
taci lingua lingua indegna
di Maria che con Dio regna
ma tu l'onora, e tu l'adora
ch'umil prego non disdegna.
Poet:
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